sabato 23 dicembre 2006

AYURVEDA la Scienza della Vita



Cidananda rupah, Sivo’ham Sivo’ham
La mia natura è sconfinata, infinita, pura conoscenza,
Io sono Shiva, Io sono Shiva.


Il termine “Ayurveda” significa letteralmente “Scienza o Conoscenza della Vita”.
L’Ayurveda, oltre ad essere il più antico sistema medico al mondo, è anche una Filosofia, un’Arte ed una Disciplina di Vita.
La teoria Ayurvedica sostiene che la salute è il risultato di uno stato di armonia e di integrazione fra tutti gli aspetti del proprio sé, che si manifesta anche come armonia nei rapporti con la famiglia, gli amici, il lavoro, la società e la natura.
Per essere in buona salute deve esistere armonia tra i pensieri, i sentimenti e le azioni fisiche, se i pensieri e le emozioni sono negativi e pieni di paure, nel corpo fisico si manifesteranno delle malattie con la funzione di “campanello d’allarme” per stimolare un cambiamento.
La malattia è quindi un Messaggio che suggerisce la necessità di un cambiamento, e la Forza di Guarigione viene dalla capacità di trasformare il proprio atteggiamento nei confronti della Vita e di noi stessi, rivedendo i pensieri negativi riguardo alle persone ed agli eventi, considerando le avversità come una sfida ed uno stimolo alla crescita personale.
Secondo l’Ayurveda la Salute è dunque il risultato della relazione armonica tra il sé, la personalità e tutto ciò che accade al nostro essere fisico, mentale, emotivo e spirituale, comprese le buone relazioni con gli altri e la realizzazione dei propri scopi legittimi nella vita.

SCOPO DELL’AYURVEDA

Lo Scopo dell’Ayurveda è di creare uno stato di libertà dalla malattia e dalla negatività, una condizione di benessere nel corpo fisico, nella mente e nello spirito per poter raggiungere pienamente il vero scopo della Vita, la Realizzazione della Natura più alta dell’Uomo: la Libertà e la Gioia.
L’Ayurveda ci aiuta quindi a vivere in salute e contentezza, liberi da ogni tipo di sofferenza, sia fisica, psicologica o karmica (determinata dal Destino) per ritornare alla nostra Pura Origine di Luminosa Beatitudine (Ananda) e poter ricongiungere la piccola onda della nostra Anima individuale all’Oceano infinito della Spirito, sconfiggendo le tenebre e la morte. Lo scopo più alto dell’Ayurveda è quindi la Realizzazione, la Liberazione, la Beatitudine, l’Illuminazione.


UN PO’ DI STORIA

L’Ayurveda è una Scienza/Conoscenza che risale a più di 5.000 anni fa, nell’India antica del periodo Vedico.
Troviamo enunciati i suoi Principi già nei Testi Sacri dei Veda, i primi Testi Filosofici esistenti al mondo, che la tradizione vuole Rivelati direttamente dalla Divinità ai Rishi, (gli antichi Saggi e Veggenti indiani) e tramandati oralmente attraverso il rapporto Maestro/Discepolo per secoli o millenni, fino ad apparire in forma scritta intorno al 1.500 A.C.
La scienza dell’Ayurveda è stata tramandata fino ai giorni nostri dagli antichi Saggi Indiani che, grazie alla loro “connessione” con il mondo spirituale, potevano comprendere la natura essenziale dell’Universo ed il ruolo dell’Uomo nell’intimo rapporto fra Macro e Micro Cosmo.

I Rishi erano scienziati molto progrediti nella conoscenza di vari aspetti della medicina: chirurgia, fisiologia, anatomia, psicologia, erboristeria, effetto curativo di minerali e metalli, importanza dell’esercizio fisico e dello stile di vita.
La Chirurgia ad esempio prevedeva interventi difficili come il taglio cesareo (applicato con successo in occidente solo negli ultimi 100 anni circa).
Passate da Maestro a Discepolo per secoli, queste informazioni vennero poi raccolte nei Testi dei Veda, in particolare nell’Atharva Veda e nel quinto Upa Veda, che si chiama appunto Ayur Veda.
I Testi Classici di riferimento più specifici dell’Ayurveda sono il Charaka Samhita (teoria e filosofia della medicina e della terapie generali) ed il Sushruta Samhita (primo compendio di chirurgia) e risalgono al periodo delle Upanishad (900 A.C.).
Con il diffondersi dell’Ayurveda presso altre civiltà, si riconobbe la sua flessibilità ed adattabilità, e venne spesso integrata in forme di medicina locali. L’Ayurveda ha infatti avuto una profonda influenza sulla medicina in Tibet, Cina, Indonesia, Persia, Egitto, Grecia e Roma.
La medicina Ayurvedica venne soppressa in India durante il periodo coloniale inglese, quando la Compagnia delle Indie bandì e chiuse tutte le scuole di Ayurveda, e per quasi 100 anni venne chiamata “la medicina dei poveri”, praticata solamente nelle zone rurali dove la medicina occidentale non era accessibile.
Con l’indipendenza dell’India, si è vista la rinascita dell’Ayurveda, la quale si è messa al passo con la medicina occidentale ed è ora materia di studio nelle principali Università indiane. Attualmente il 70% della popolazione indiana si cura con l’Ayurveda, che è riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come il migliore sistema di medicina per le nazioni sottosviluppate (Conferenza del 1.978 sulla Medicina del Terzo Mondo) per le sue caratteristiche di uso delle erbe e dei rimedi locali, adattabilità ad ogni tipo di clima, riduzione della dipendenza da prodotti farmaceutici e basso costo.

PURNA MATA PURNA MITE
UNO IN TUTTO E TUTTO IN UNO


Come spiegato nelle Upanisad (Vicino alla Verità), questo concetto è alla base della Filosofia Indiana, ed è inteso sia a livello individuale che a livello Universale.
L’Ayurveda applica questo Principio nella cura dell’essere Umano, che non è visto come una “macchina” composta da pezzi separati che si possono rompere e riaggiustare singolarmente, ma come un Microcosmo inscindibilmente formato da Corpo, Mente e Spirito, che necessita di mantenere equilibrio fra queste sue dimensioni per vivere bene ed in salute.
Quando questa armonia viene a mancare e si manifesta un malessere, l’Ayurveda interviene seguendo il concetto di

“GUARIRE TUTTO CURANDO UNO,
GUARIRE UNO CURANDO TUTTO”


Si cerca quindi di riequilibrare le Energie Funzionali che sono alla base della Vita, conosciute come TRIDOSHA, per ripristinare il benessere generale dell’organismo.

Il grande Maestro CHARAKA, padre dell’Ayurveda, afferma che i fini di questa scienza sono due:
1 – La conservazione ed il prolungamento della buona salute.
2 – La lotta contro la malattia.

Il concetto di buona salute non è qui inteso come semplice “assenza di malattia”, ma come un benessere totale su tutti i livelli. Significa quindi sentirsi bene allo stesso tempo fisicamente, psicologicamente e spiritualmente, considerando l’Essere Umano come una Totalità nella quale stabilire e mantenere quell’armonia che è alla base della buona salute, e che impedisce il manifestarsi di ogni malattia.
Per questo motivo l’Ayurveda agisce innanzitutto in maniera PREVENTIVA, riequilibrando e bloccando sul nascere quelle disarmonie e quei malesseri che possono poi evolversi nella malattia vera e propria.
Per seguire l’Ayurveda è necessario essere disposti ad un cambiamento radicale del nostro Stile di Vita, che è troppo spesso scollegato dai ritmi naturali e lontano da quella corrispondenza fra Micro e Macro Cosmo su cui questa scienza è fondata.
Nell’Ayurveda sono contenute norme comportamentali che ci insegnano a vivere bene, a capire cosa è benefico e cosa è dannoso per ognuno di noi in base alla nostra Costituzione Individuale (PRAKRUTI).
L’Ayurveda ci insegna a gestire il nostro Stile di Vita in modo salutare per il Corpo, la Mente e l’Anima, considerando come predominante l’aspetto Spirituale, in quanto Elemento Essenziale che sostiene tutto il resto.
Ognuno di noi porta in sé la potenzialità di sviluppare determinate malattie come parte integrante della personalità, attraverso il comportamento e le abitudini.
La Personalità è determinata karmicamente fino dalla nascita, attraverso l’accumulo di esperienze avute nel corso di numerose incarnazioni, e nel corso della vita attuale.
Se non vogliamo prendere in considerazione il concetto di Reincarnazione, che è comunque parte integrante del pensiero filosofico indiano, possiamo intendere il Karma (o Destino) come una predisposizione genetica, rinforzata dai comportamenti e dalle abitudini sviluppate durante la vita.
Solo lavorando per modificare le cattive abitudini che ci rendono schiavi del nostro karma, potremo migliorare il nostro stato di salute generale e la nostra vita, evolvendoci verso Stati di Coscienza più alti e liberi dai legami che noi stessi abbiamo creato.
Dobbiamo quindi assumerci la responsabilità del nostro benessere o malessere, della nostra Vita e del nostro Destino.

I METODI CURATIVI

L’Ayuyrveda si avvale di numerosi metodi di cura, fra cui l’uso di prodotti naturali a base di erbe, minerali e metalli.
Numerose Pratiche vengono tradizionalmente usate per stabilire l’armonia fra i TRIDOSHA (le Tre Energie Funzionali dell’organismo), fra queste ricordiamo l’ ABYANGAM (il Massaggio Ayurvedico), i Trattamenti Depurativi come il PANCHAKARMA (le 5 Purificazioni) e lo SWEDANA (Terapia del Sudore) ed i Trattamenti Ricostituenti e Ringiovanenti come il RASAYANA (Terapia di Ringiovanimento Cellulare).
I Trattamenti sono volti ad eliminare gli accumuli di tossine, a rinforzare le difese naturali del corpo, a ringiovanire i tessuti ed a ripristinare una corretta circolazione energetica.
L’Ayurveda si avvale inoltre di numerosi consigli per una corretta alimentazione ed uno stile di vita salutare, che comprende lo Yoga, la Meditazione e la Pratica Spirituale, attraverso la quale possiamo ritrovare quel Centro Luminoso dove non esiste alcuna malattia, dove siamo nella Pace e nella Gioia, liberi da ogni legame e schiavitù.

Il “Benessere Totale” verso cui tende tutta la pratica dell’Ayurveda, è visto infine come condizione essenziale per poter superare l’Ignoranza (AVIDYA) e realizzare quello Stato di Unione (YOGA) fra il proprio piccolo sé individuale ed il più grande Sé Universale dal quale è scaturito ed al quale vuole e deve ritornare.

1 commento:

Marisa ha detto...

Il mio commento è tutto positivo, sono assolutamente in accordo con quanto letto e convinta della gioia che deve derivare per sè e per gli altri dal mettere in pratica.